Il mio bambino di 5 anni e mezzo soffre di enuresi sia notturna che diurna e per questo motivo ho voluto provare il trattamento Craniosacrale con la speranza di favorirgli notti più serene e giornate più “asciutte”. Aspiravo di non dover cambiare le mutandine così tanto spesso! Durante il trattamento Paola ha sempre rispettato il bambino accogliendo anche i suoi rifiuti e cercando con delicatezza di guidarlo allo scambio e all’interazione con lei. Dopo i trattamenti sono stati visibili da subito grandi miglioramenti: durante il giorno solo raramente si verificano episodi in cui gli scappa la pipì. La notte ora mio figlio riposa molto meglio, viene a trovarci nel lettone alle 07.30 e non alle 03.00 e al risveglio il suo letto è quasi sempre asciutto.
una mamma, ottobre 2013
Conosco la terapia cranio-sacrale da una decina di anni ma ho iniziato ad avere dei trattamenti in modo abbastanza regolare da circa tre anni. Inizialmente ho richiesto il trattamento per alleviare una dolorosissima forma di emicrania legata principalmente ad agenti atmosferici ma anche al mio stato di salute generale . Negli anni gli attacchi di emicrania si sono ridotti drasticamente sia come frequenza che come intensità di dolore. Praticamente mi sono dimenticata di soffrire di emicrania! Ora ricorro ai trattamenti quando sono stanca dal punto di vista energetico e fisico, ma anche per regolarizzare e fluidificare la funzionalità del mio organismo, il cui benessere reputo in correlazione col mio stato emozionale.Dai trattamenti traggo un immediato beneficio in termini di benessere: mi sento molto ricaricata dal punto di vista energetico e più leggera sia fisicamente che mentalmente.Al termine di ogni trattamento mi sento proprio ricaricata, riposata e di ottimo umore. Se potessi, farei un trattamento alla settimana!
donna, 56 anni, gennaio 2014
Sono arrivato al trattamento craniosacrale cinque mesi fa, dopo un periodo molto lungo e difficile di stress emotivo. Ansia e insonnia, oltre a causarmi uno stato di generale fiacchezza, sia mentale che fisica, mi stavano mettendo alla prova anche attraverso dolori vertebrali e fastidi intestinali. Sapevo dell’esistenza della terapia craniosacrale per via di alcuni conoscenti che già l’avevano sperimentata con successo, così ho deciso anch’io di provare. Già le prime sedute della terapia mi hanno dato una sensazione di rilassamento quasi dimenticata, tuttavia i benefici migliori si sono manifestati dopo 4-5 trattamenti, quando insonnia e risvegli notturni sono diventati molto rari e la sensazione di tensione, che si concentrava in particolare fra spalle e zona cervicale si è decisamente alleggerita. Anche l’inquietudine che aveva segnato tutto il periodo precedente è praticamente scomparsa, e adesso, senza quella frenesia inconcludente, ho la sensazione di affrontare la giornata in modo più sereno e costruttivo. Attualmente ricevo trattamenti a cadenza quindicinale, continuando non solo a mantenere le buone condizioni psicofisiche che ho descritto, ma anche a percepire miglioramenti progressivi sulle mie condizioni generali, come se stessi beneficiando di una specie di “onda lunga” delle sedute già fatte.
uomo, 55 anni, gennaio 2016
Sono venuto a conoscenza dell’esistenza della Terapia Craniosacrale grazie ad un mio familiare. Mia madre infatti mi invitava spesso a partecipare a delle conferenze informative tenuti da una terapista Craniosacrale. Da anni soffro di lievi disturbi gastrointestinali e disturbi causati da microcalcoli renali. Nel corso dell’ultimo anno il mio quadro clinico generale si è fatto più serio, mi è stata diagnosticata una diverticolite con relativa formazione ascessuale. Dopo aver assistito ad una conferenza informativa ho deciso di sottopormi alla Terapia Craniosacrale affiancandola alla cure mediche “tradizionali”. L’ipotesi di sottopormi a crescenti cure farmacologiche e indagini diagnostiche senza provare ad affiancare una terapia parallela meno invasiva non mi convinceva, quindi data l’assenza di controindicazioni nel sottopormi a questa terapia ho deciso di iniziare questo percorso. Al momento sono circa 7 mesi che vengo trattato con questa terapia. Ho iniziato nei primi mesi con delle sedute a cadenza settimanale poi man mano che stavo meglio (guarito dalla diverticolite ora devo convivere con una più gestibile diverticolosi) le sedute sono state diventate meno frequenti. Attualmente mi sottopongo ad una seduta ogni 20/30 giorni circa. I cambiamenti sono stati immediati, da subito ho iniziato a “sentire” il mio corpo. Dopo circa una decina di sedute ho iniziato a percepire dei sensibili cambiamenti in meglio, infatti nei giorni immediatamente successivi alle sedute avverto un benessere generale maggiore rispetto ai giorni precedenti alle sedute. Oggi sto decisamente meglio e i riscontri positivi avuti durante le visite e indagini mediche “classiche” hanno sempre coinciso con maggior benessere che traggo dalla sedute di Terapia Craniosacrale.
uomo 37 anni, Gennaio 2016
Nel gennaio 2012 ho avuto uno spaventoso incidente stradale in moto (sono stato investito dalla metropolitana leggera a Pirri (Cagliari). Le mie condizioni sono subito apparse disperate; sono entrato in coma e ci sono rimasto per più di due settimane. Ho subito 15 operazioni, durante il coma, dopo esserne uscito e durante la degenza ospedaliera durata più di un anno. Ho riportato, fra le tante altre cose, l’asportazione di un rene, la frattura del bacino con un ematoma localizzato su tutta la gamba destra, rimasta per diversi giorni a rischio di amputazione, e lo schiacciamento del nervo sciatico nella regione sacrale. Lo schiacciamento è durato per tre mesi, fino all’operazione del bacino, che nel frattempo si era rinsaldato in maniera completamente scorretta. La qualità del mio sonno era gravemente alterata: durante la degenza ospedaliera il problema dell’insonnia veniva affrontato farmacologicamente. Dopo le dimissioni dall‘ospedale il mio organismo al risveglio non era mai rigenerato e questo è avvenuto per circa 6 mesi. In seguito alle dimissioni dall’ospedale mi sono approcciato alla terapia cranio sacrale ad 1 anno e 6 mesi dall’incidente. Su consiglio di un’amica, ho provato questa strada per cercare di arginare i dolori alla gamba e migliorare la qualità del sonno. I dolori peggioravano pesantemente la qualità del mio vivere, costringendomi ad assumere farmaci oppiacei (morfina) e neurostabilizzatori (Lyrica). Ammetto di aver avuto una certa dose di scetticismo iniziale rispetto a questo approccio terapeutico. Mi sembrava poco ortodosso nel metodo e incerto nei risultati. A completare il quadro di pregiudizio si aggiunse la mia provenienza culturale, allora distante da un certo tipo di approccio alla medicina non tradizionale. Fortunatamente per me, ho dovuto ricredermi.
************** ***************** ************************ *****************
In seguito a 8 mesi di terapia craniosacrale posso legittimamente tirare un primo bilancio di questa esperienza e lo suddivido per praticità in due ordini di idee, una di carattere fisico e l’altra di carattere esistenziale. Per prima cosa ho ottenuto dei miglioramenti oggettivi, cioè fisicamente misurabili secondo dei parametri stabiliti. La gamba incidentata ha potuto sviluppare nuovamente la massa muscolare e, cosa più importante, è sopraggiunta una drastica diminuzione del dolore fisico. Questo ha permesso di scalare la dose di farmaci prescritta fino alla totale eliminazione degli stessi. Dopo 5 trattamenti ho eliminato l’assunzione di morfina per via orale (assunta in una dose di 30 mg 1-2 volte alla settimana), con grande sollievo, per via degli effetti collaterali tipo dipendenza e alterazione del mio umore, tipici da assuefazione intrinseca all’uso di oppiacei. Dopo 8 trattamenti di terapia cranio sacrale ho ripreso a dormire come prima dell’incidente ovvero non dormivo bene da ormai 1 anno e 6 mesi e mi trovavo in uno stato cronico di disturbo del sonno. Al risveglio mattutino, in seguito al ripetersi dei trattamenti, percepivo finalmente il mio organismo come profondamente ristorato e capace di rigenerarsi e di conseguenza disponevo di nuove forze per affrontare il mio quotidiano. Dopo 15 trattamenti – inizialmente tenuti a cadenza settimanale, poi distribuiti fra tempi più lunghi – ho iniziato a ridurre l’assunzione del farmaco Lyrica (antiepilettico-anticonvulsivante che trova indicazione specifica nel trattamento del dolore neuropatico centrale e periferico) passando da una dose di 75mg alla minima di 25mg. Allo scadere del 15° trattamento ho potuto smettere totalmente di assumere farmaci. Inoltre aggiungo che diversi altri disagi causati dall’incidente come, mal di schiena da compensazione per una postura forzatamente sbagliata, contratture e dolori alla gamba sinistra che compensava il deficit della destra, qualità del sonno compromessa dai dolori che puntualmente aumentavano appena sdraiato, si sono tutti progressivamente e sensibilmente ridotti durante i cicli dei trattamenti. Per quel che concerne i miglioramenti soggettivi (non fisicamente quantificabili ma percepiti intimamente e assimilati come decisi passi in avanti) posso testimoniare che l’approccio olistico al proprio sé, suggerito dalla terapia cranio sacrale, è entrato nella mia quotidianità per osmosi, aiutandomi ad “ascoltarmi”, facendomi percepire non come “malato che ha bisogno di cure” ma come un soggetto che ha bisogno di rigenerarsi per essere una persona diversa da quella che era prima, autosufficiente e completo. Una porta che si è aperta, insomma, indirizzandomi verso una maggiore consapevolezza del fatto che il nostro corpo ha una sua sapienza con cui è possibile fare i conti. In conclusione posso affermare che la terapia cranio sacrale è stata una esperienza diametralmente opposta alla patologizzazione dell’esistenza vissuta in ambito medico-ospedaliero. Il farmaco risultava la panacea per i miei mali e il termometro del mio umore, finendo però per creare una forma di dipendenza dalle medicine, quindi da un agente esterno, che avrebbe condizionato pesantemente la mia autonomia futura. Oggi, ormai a 3 anni dall’incidente, ho dolori molto di rado e una funzionalità della gamba incidentata enormemente migliorata.
uomo 33 anni, Gennaio 2016
Diversi anni fa incuriosita da un libro che leggeva un’amica, sulla terapia cranio sacrale, le chiesi informazioni sul trattamento. Nonostante intuì subito, che una terapia enunciata da due parti fondamentali del corpo, doveva avere, come dice lo stesso nome, una certa “sacralità”, confesso che non approfondì l’interesse, probabilmente ciò che mi riferì la mia amica non soddisfò assolutamente la mia curiosità. Fortunatamente a distanza di tempo e certamente nel momento in cui ne avevo necessità, ebbi il piacere di assistere ad una conferenza su questa terapia. Ecco la ragione per la quale, quando qualcuno mi chiede in che cosa consiste la terapia, preferisco dire: “Non saprei spiegarti, ti consiglio di partecipare ad una conferenza.” Negli ultimi tempi, periodicamente e sempre negli stessi periodi dell’anno soffrivo di una dolorosa lombosciatalgia, peggiorava ad ogni recidiva, a tal punto da impedirmi di alzarmi dal letto, costringendomi ad assumere farmaci malgrado la mia nota avversione e intolleranza verso gli antidolorifici. Durante la conferenza capì subito che il Craniosacrale poteva essermi d’aiuto principalmente per quel problema, ma non solo.
La prima volta che ricevetti il trattamento ebbi delle sensazioni stranissime, inizialmente mi piace raccontare soprattutto ciò che provai a fine seduta, mentre percorrevo la strada verso l’auto mi sentivo invasa da una senso di pace e benessere, provavo uno stato di grazia e percepivo ogni parte del mio corpo con una consapevolezza nuova. Non saprei descrivere bene le sensazioni provate durante la seduta, perché dopo una prima fase in cui si alternavano sensazioni di caldo e freddo, accompagnate dal vivace gorgoglio sonoro dei miei visceri, mi rilassai a tal punto da dormire e russare. Conservai quel piacevole ricordo per circa due mesi, rimandando di giorno in giorno l’idea di programmare un percorso, fino a quando in un periodo di super lavoro a pochi giorni da un impegnativo viaggio di lavoro, si ripresentò la lombosciatalgia in forma acutissima. Il dolore lancinante mi limitava moltissimo i movimenti, alzarmi e mettermi a letto richiedevano sofferenza e un tempo interminabile, inoltre l’ansia e la preoccupazione per il viaggio imminente contribuivano a far contrarre tutta la muscolatura della schiena, mi sembrava di stare chiusa in una morsa. Contattai Paola, la mia terapeuta Craniosacrale, che gentilmente, vista l’urgenza, si rese disponibile a trattarmi immediatamente. Ancora oggi le sono riconoscente per avermi consentito di affrontare quel viaggio, finalmente benché l’indolenzimento fosse ancora presente, potevo camminare e soprattutto mi sentivo liberata dalla gabbia che mi costringeva il torace. Ho ancora ben nitido il ricordo dei mio camminare faticoso e doloroso per arrivare al suo studio e di quello più rapido e leggero dopo solo un’ora di trattamento. Attualmente non ho più le fasi acute, ho imparato ad ascoltare il mio corpo e alle prime avvisaglie ricorro ad un trattamento che mi consente di riequilibrare il mio benessere.
Donna, 54 anni 25 Gennaio 2016
Soffro dall’età dell’adolescenza di scoliosi lombare cosidetta ad esse italica dorso lombare e altre condizioni degenerative dovute alla stessa scoliosi. Un incidente stradale peggiorò ulteriormente la situazione e successivamente iniziai a soffrire anche di dolori alla cervicale.
Decisi di sottopormi a dei cicli di fisioterapia, traendone sollievo nell’immediato ma alla lunga i problemi e le sofferenze alla schiena si ripresentavano.
Un giorno un parente, mi parlò della terapia Craniosacrale e dopo aver partecipato ad una conferenza informativa decisi di provarla.
Da circa 2 anni seguo questa terapia e attualmente mi faccio trattare una media di due volte al mese. I cambiamenti sono stati immediati. Ho percepito da subito uno stato di benessere generale, non limitato al solo giorno del trattamento ma duraturo nel tempo, infatti i miglioramenti andavano ad aumentare nei giorni successivi. I dolori alla schiena e alla cervicale si sono attenuati, e ho potuto notare che la costanza nell’essere trattata contrasta il ripresentarsi dei fastidi alla schiena dovuti allo svolgimento di attività quotidiane come la postura forzata sul luogo di lavoro, lo spostamento di carichi o il dedicarsi ai lavori domestici. Il mio corpo mi avverte quando necessito del trattamento cranio sacrale.
L’anno scorso durante la gravidanza mi sono sottoposta durante i 9 mesi al trattamento Craniosacrale con ottimi risultati, posso dire che mi ha sostenuto fisicamente e mentalmente. Ho così trascorso i mesi della gravidanza serenamente mentre inizialmente immaginavo grandi sofferenze alla schiena a causa del peso della pancia. Ho riscontrato con sorpresa quale piacere sia stato fino all’ultimo portare in grembo mia figlia con gioia.
Ancora oggi mi sottopongo al trattamento come una sorta di “profilassi e prevenzione” per le mie patologie alla schiena e posso dirmi soddisfatta.
Donna, 37 anni, Ottobre 2017